Aboliamo il lavoro

Tra una quindicina di anni assisteremo ad una puntata de La Gabbia condotta da un Gianluigi Paragone diventato nel mentre filo hippie e trasmessa su una rete televisiva delocalizzata in Bosnia.

Si parlerà di Articolo 18 e di come riformare il mondo del lavoro che da trent’anni è fermo alla questione Articolo 18. Ospiti in studio dipendenti di imprese delocalizzate in Albania e Polonia. Ci sarà sempre Sergio Cofferati, che i suoi anni se li porta comunque bene vista la cospicua pensione da ex sindacalista e da ex tante altre cose.

Si parlerà di quanto sarebbe rischioso abolire l’Articolo 18. Ma alla fine troveranno una soluzione: abolire direttamente il lavoro.

Ubi minor, maior cessat

Il grado di civiltà di un Paese si misura anche dalla qualità e dall’autorevolezza dei suoi ideologi.
Tra i nostri c’è Alda D’Eusanio.

tzetze-alda-deusanio

Lo Stroncatore

Se questo è un uomo (Primo Levi)

Troppo scontato. Soprattutto il messaggio che viene troppo spesso passato è che gli ebrei sono stati deportati. E gli italiani normali? Operai normalissimi, che hanno anche fatto la resistenza, e che non vengono mai ricordati. Auschwitz era un campo di smistamento, difficilmente potevi morire lì, mentre molti altri erano i campi di concentramento vero e proprio. Bisogna andare oltre e informarsi sempre di più. (artec)


Una delle tante “recensioni” 2.0 trovate online e raccolte sulle pagine de “Lo Stroncatore“, tumblr italiano dove vengono raggruppati i giudizi letterari più assurdi fra quelli pubblicati sul Web dai lettori (Amazon, Anobii & C.).

Communist Party

Pullulano i movimenti per la ricostituzione del vecchio partito comunista, una sorta di “ripristino” stile windows… torni a ieri, 24 ore prima di aver cliccato su quel tasto che subdolamente ti prometteva centinaia di contenuti osè (tipo Nilde Iotti in sottoveste, ndr) ma che nel retrobottega nascondeva un virus letale.

I neo comunisti si dividono in due blocchi (che fa tanto Guerra Fredda, altra ndr):

  1. i vecchi nostalgici
  2. i giovani agnostici

I neo comunisti o hanno superato i sessanta (over) o hanno appena preso la patente (under)… tutti guidano malissimo ma hanno una compilation degli Inti-Illimani in loop nell’autoradio (i secondi in versione dub).

I neo comunisti rimpiangono Che Guevara, gli over perché iniziano ad avere concretamente bisogno di un buon medico, gli under perché hanno una t-shirt con su la faccia di un tizio che sembra un cantante britpop ma poi gli hanno detto che è uno che ha combattuto con Fidel Castro (non gli hanno ancora spiegato bene chi è Fidel Castro ma sanno che è cubano come il mojito).

I neo comunisti amano sentirsi dire che “i comunisti mangiano i bambini“, gli over perchè ricorda loro i bei tempi in cui potevano mangiare di tutto, gli under perchè dopo aver provato la cucina cinese, giapponese e indo-tibetana sono alla ricerca di nuovi sapori.

I neo comunisti citano spesso Karl Marx, gli over perché lo hanno memorizzato per osmosi durante le interminabili riunioni di sezione degli anni settanta, gli under perchè assomiglia a Babbo Natale.

I neo comunisti hanno un sussulto sulle note di “Bella Ciao“, gli over perchè è l’unica canzone della quale ricordano le parole, gli under perchè le bands di musica occitana la suonano sempre a chiusura concerti ed è l’unico pezzo che non ti trita i maroni.

I neo comunisti sono estremamente pacifisti, gli over per compensare gli istinti omicidi nei confronti del vicino meno over, gli under perchè hanno appena visto un documentario dal titolo “Peace&Love – L’utero è mio ma sono anche comunista quindi quello che è mio è tuo“, hanno gli ormoni a mille e pensano che “l’amore libero” sia l’unica vera alternativa a ore di seghe online.

I neo comunisti sono ambientalisti, gli over perchè non vogliono altre case intorno alla loro villetta bi-familiare in eternit, gli under perchè non vogliono altre case intorno alla villetta bi-familiare in eternit dei loro nonni.

Red_Communist_Party

PS: i neo comunisti di notte sognano Berlinguer, gli over Enrico, gli under Bianca.

Facite ammuina

“Fare ammuina” significa “agitarsi a vuoto, fare confusione, anche per attrarre la benevola attenzione dei superiori”.

Trae origine da un fatto storico realmente accaduto. Un ufficiale napoletano, Federico Cafiero, passato dalla parte dei piemontesi già durante l’invasione del Regno delle Due Sicilie, venne sorpreso a dormire a bordo della sua nave insieme al suo equipaggio e messo agli arresti da un ammiraglio piemontese, in quanto responsabile dell’indisciplina a bordo. Una volta scontata la pena, l’indisciplinato ufficiale venne rimesso al comando della sua nave dove pensò bene di istruire il proprio equipaggio a “fare ammuina” nel caso in cui si fosse ripresentato un ufficiale superiore, allo scopo di dimostrare l’operosità dell’equipaggio.

All’ordine “facite ammuina” tutti chilli che stanno a prora, vann’ a poppa e chill che stann’ a poppa vann’ a prora; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ coppa e chili che stanno ‘ncoppa vann’ abbascio; chi nun tiene nient’a ffa, s’aremeni a ’cca e a ‘lla.

Un po’ come sta succedendo in politica… a Montecitorio c’è anche un transatlantico.

Così parlò Zarathustra dopo il 3° bottiglione

I miei peggiori tweet per chi non legge i tweet:

  • Col seno di poi” direbbe un habitué di Arcore.
  • Silvio Berlusconi è il Tyler Durden di Antonio Di Pietro.
  • Bossi è animato dal ventriloquo José Luis Moreno.
  • Se il giapponese non va al mare il mare va dal giapponese.
  • Maneggiare con curaro.
  • Prendere lucciole per nipoti di Mubarak.
  • C’è Schopenhauer che succhia la minestra e parla con la bocca piena.
  • L’uranio è impoverito e anche io sono un po’ a corto di liquidi.
  • La Tennent’s Super è inversamente proporzionale all’equilibrio.
  • Bossi: “La Lega ha quasi in mano il Paese ma non abbiamo il pollice opponibile”.
  • La signora Fletcher era in vacanza a Islamabad.
  • Il cesso è l’unico sito dove scarico gratis. [cit.]
  • “Siamo a cavallo!” direbbe il mio bisnonno morto disarcionato.

PS: La scelta dei tweet segue questi due criteri: il numero di retweet ed il mio tasso alcolemico al momento della ricerca. 

Repetita iuvant

Da uno studio condotto dai ricercatori dell’università di Cambridge e pubblicato dal Journal of Neuroscience si è scoperto che per imparare nuove parole è sufficiente ripeterle 160 volte.

Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino, Berlusconi malandrino…

A questo punto andate avanti voi… bastano quattordici minuti, e magari provate a suggerirlo a qualche vostro amico che guarda solo Studio Aperto.

E’ il Re E rode (bunga bunga)

Anche il re Erode era “spesso angosciato da timori di complotti e cospirazioni”. Anche il re Erode era un grande costruttore… anche lui costruì una città da zero (anzi due: Cesarea marittima e Sebaste).

Ma lui i bambini non li invitava alle feste.

UPDATE: riflessioni sull’origine del termine “bunga bunga“.

Happy… sha la la la

“La felicità è una brutta abitudine… come la ricchezza, solo meno remunerativa”

da “L’inutilità del verbo guiderdonare” del filosofo Giovanni Litrone

Dittature e nanismo

Secondo uno studio della Hebrew University i grandi dittatori della Storia avrebbero avuto in comune un gene Avrp1 più corto della media.
In parole povere un gene nano.