Facce di bronzo e teste di marmo

In una piazza del piccolo comune terremotato di Aielli, Abruzzo, viene inaugurato in segreto un busto di marmo costato ventimila euro e pagato con i soldi destinati alla ricostruzione post-sisma.

Busto e piazza intitolati alla memoria del dott ing gran farabut di gran croc Guido Letta, zio di Gianni Letta ma soprattutto Prefetto Fascista ai tempi del mascellone.

“Il prefetto Letta, nel 1939, fu tra i più esigenti e rigorosi attuatori delle famigerate leggi razziali emanate dal fascismo e causa di deportazione e morte per migliaia di ebrei italiani” sottolinea in una nota l’associazione dei partigiani.

Scolpire e scolpiremo!

Ignazio La Russa dixit

“Farei un torto alla mia coscienza se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell’esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d’Italia”.

Il problema è che la coscienza è nulla senza il cervello.